La guerra non è un obbligo
La guerra, con tutto il suo seguito di morti e rovina, accompagna da sempre l’umanità. Se oggi ci consideriamo persone civili è ora di fare un passo avanti, abbandonare la violenza fra esseri umani e fra stati, e scegliere la nonviolenza.
Il suo scopo è la risoluzione dei conflitti, per evitare che le tensioni sfocino in guerre devastanti e sanguinose. Come prevede la costituzione italiana:
Articolo 11
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
L’interposizione non armata, come la disobbedienza civile, sono alcuni dei mezzi di cui si serve la nonviolenza, e hanno dimostrato di funziona dove sono stati applicati.
Dopo l’odio e le uccisioni, la riconciliazione e la ricostruzione dei legami in una comunità, o fra gli Stati, sono importanti per costruire la vera pace.
Qui vogliamo esporre la storia della nonviolenza e gli strumenti che adotta.
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