Categoria: Giustizia sociale

Difendiamo la Corte Penale Internazionale

Difendiamo la Corte Penale Internazionale

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Il diritto internazionale si rispetta o si viola.

La Corte Penale Internazionale è la prima e unica giurisdizione internazionale permanente competente a giudicare gli individui responsabili dei più gravi crimini internazionali: crimini di genocidio, crimini contro l’umanità, crimini di guerra, crimine di aggressione.
L’alternativa alla Corte Penale Internazionale e al sistema multilaterale è la legge del più forte, il dominio dell’illegalità, dell’arbitrio e dell’impunità, la violazione sistematica dei fondamentali diritti umani, delle libertà e della democrazia.
Le norme della Corte Penale Internazionale sono inderogabili. Tutti gli Stati membri della Corte Penale Internazionale –compresi tutti gli Stati membri dell’UE, la Norvegia e il Regno Unito– sono obbligati a rispettare le sue decisioni e quindi ad arrestare Netanyahu e Gallant se entrano nel loro territorio.

(da https://www.perlapace.it/difendiamo-la-corte-penale-internazionale/)

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Aiutare la scuola a Gaza

Aiutare la scuola a Gaza

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Progetto Emergenza Gaza: Ramadan e i libri

A Gaza non ci sono più scuole, non ci sono più università, né biblioteche e né librerie.
Quest’anno 625.000 bambini non andranno a scuola per il secondo anno consecutivo, 90.000 studenti universitari non potranno frequentare i corsi di laurea.
Eppure l’istruzione è sempre stata una priorità per i palestinesi, in particolare nella Striscia di Gaza, dove prima dell’inizio dell’offensiva israeliana il tasso di alfabetizzazione era vicino al 98 per cento. Anche adesso in tenda, sotto le bombe, con una connessione internet scarsa e senza libri né penne né quaderni, i giovani di Gaza ci provano, perché l’istruzione è da sempre una forma di resistenza attiva.
Nel campo profughi di Al Mawasi un gruppo di insegnanti volontari ha radunato 2300 studenti, 1800 bambini delle scuole elementari e 500 delle medie e superiori – hanno costruito una scuola di tende e organizzato i turni di lezione – ma manca tutto il resto, soprattutto mancano i libri su cui studiare.
Inoltre stampare un solo foglio a Gaza oggi costa più di 35 centesimi di euro e i 500 ragazzi della scuola di Al Mawasi hanno bisogno di almeno 150 pagine su cui preparare gli esami di fine corso.
Insieme al nostro amico editore Ramadan, che ha recuperato una vecchia stampante arrugginita, l’ha portata nella sua tenda a Khan Younis, l’ha riparata e con quella lentamente produce materiale didattico, vogliamo aiutare questi ragazzi a completare l’anno scolastico.

Aiutateci anche voi:
Acquistando Il libretto “Andando al Mercato” – Kellerman editore, che traduce una delle favole stampate da Ramadan per i bambini profughi a Gaza, durante i prossimi eventi o prenotandolo via e-mail annamariapalo49@gmail.com offerta minima 10 euro.

O con donazione a:
APS SCIGHERA
IBAN: IT87S0501801600000016997413
(CAUSALE: EMERGENZA GAZA -Ramadan e i Libri

APS SCIGHERA
ASSOPACE PALESTINA VENEZIA
ASSOPACE PALESTINA MILANO
AUSER IL FILO ARCOBALENO ODV ONLUS
COLLETTIVO RICERCA TEATRALE VITTORIO VENETO
GIROTONDO PER LA PACE VITTORIO VENETO
ONG ACS PADOVA
RETE EMERGENZA FGAZA – PROJET MADRASA

25 Novembre, "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne"

25 Novembre, “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”

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La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999 e segna l’inizio dei “16 giorni di attivismo sulla violenza di genere”.

Nel 2023, nel mondo, ogni 10 minuti una donna è stata uccisa intenzionalmente dal partner o dalla famiglia.
La violenza contro donne e ragazze è una delle violazioni più diffuse dei diritti umani nel mondo: almeno una donna su tre, almeno una volta nella vita, ha subito violenza sessuale da parte del partner o da estranei.
Questa piaga è andata aumentando in diversi ambiti, compreso il posto di lavoro e online, ed è esacerbata da conflitti e disagio ambientale e sociale.
La soluzione è una risposta forte, con la denuncia dei responsabili ed una azione più intensa, con strategie nazionali ben supportate e maggior sostegno ai movimenti per i diritti delle donne.

In molti paesi, come l’Italia, il colore esibito in questa giornata è il rosso e uno degli oggetti simbolo è rappresentato da scarpe rosse da donna, allineate nelle piazze o in luoghi pubblici, a rappresentare le vittime di violenza e femminicidio.

Qualche sito per approfondire: Wikipedia, Amnesty International e la pagina dell’ONU (in inglese).