Cinema Curdo

RASSEGNA DEDICATA AL CINEMA CURDO

DAL 19 LUGLIO AL MIGNON

Partirà martedì 19 luglio, alle 21, presso il cinema Mignon in via Benzoni, 22 la rassegna di cinema Curdo denominata “Progetto Rewend in Italia”, promossa dall’Associazione di Volontariato Onlus U.I.K.I. (Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia) unitamente alla Rete Kurdistan Mantova, patrocinata e realizzata con il contributo del Comune di Mantova. La rassegna è finalizzata a sensibilizzare e a far conoscere alla comunità cittadina la cultura del popolo curdo in uno spirito di solidarietà internazionale, attraverso la visione dei film e il dialogo con i registi che verranno appositamente per illustrare le loro opere e raccontare aspetti della loro terra, la Mesopotamia, in particolare, della parte del Nord Est della Siria, della quale trasmetteranno l’esperienza di pace e convivenza che oggi viene attuata con la convivenza pacifica di numerose popolazioni, di diversa identità e religione, nel territorio del Rojava.

“Con queste proiezioni – ha sottolineato l’assessora Alessandra Riccadonna – si vuole rendere consapevoli i cittadini sulla questione Curda che è ancora troppo poco conosciuta. I progetti supportati da UIKI come Casa delle Donne, Bimbi di Kobane, già sostenuto anche dall’amministrazione comunale, e Mobile Clinic sono l’esempio di come si possa sostenere progetti di solidarietà internazionale con particolare attenzione alle donne, ai bambini e alla salute. Prevedere momenti di informazione sulla minoranza curda è così una opportunità di approfondimento, conoscenza e coscienza”.

L’iniziativa prevede tre proiezioni di film e documentari di registi Curdi del progetto “Rewend” (sostenuto dal Fondo del festival di Goteborg), prodotti dalla Comune del Cinema del Rojava. La prima proiezione – di martedì 19 luglio – avrà per titolo: “Ji Bo Azadiye, la fine sarà spettacolare” di Ersin Çelik (vedi locandina allegata), le altre sono in programma nel mese di settembre.

Tutte le proiezioni avranno ingresso gratuito.

Musica contro le guerre

Sabato prossimo 4 giugno, presso il Chiosco Zanzara di Mantova, si terrà un concerto musicale promosso da Mantova per la Pace, Rete studenti medi, Fridays For Futures e Scout CNGEI, con il patrocinio del Comune di Mantova (vedi volantino allegato). Con “Musica contro le guerre” vogliamo innanzitutto promuovere concreta solidarietà con il popolo ucraino, raccogliendo fondi per l’acquisto di medicinali. Nello stesso tempo vogliamo ribadire il nostro ripudio costituzionale di tutte le guerre, sostenendo la campagna di firme per l’obiezione di coscienza alla guerra: “Non siamo in alcun modo disponibili ad alcuna chiamata alle armi”. Aperitivo dalle 18:30 alle 21:30. Musica dalle 19:30 con “Posacerene”, “Grips” e “Swordfish Blues band” (Stefano Boccafoglia, voce e tastiere; Giorgio Signoretti, chitarra elettrica). Risotto (5 euro) con prenotazione obbligatoria entro giovedì 2 giugno inviando una mail con nome, cognome e numero di telefono a mantovaperlapace@gmail.com

Obiezione di coscienza

OBIEZIONE DI COSCIENZA ALLA GUERRA

Facciamo nostra la dichiarazione congiunta di Yurii Sheliazhenko, Movimento pacifista ucraino, Elena Popova, Movimento degli obiettori di coscienza russi, e Mao Valpiana, Movimento Nonviolento italiano. Condividiamo la loro pressante richiesta di ricercare ogni strada diplomatica per attivare subito un tavolo di trattative per il cessate il fuoco che, facendo tacere le armi e fermare le stragi, avvii un autentico negoziato che ponga fine a questo indicibile orrore. Questa è l’unica vera, adeguata, concreta e praticabile proposta di pace per fermare subito la guerra scatenata dal governo russo in Ucraina.

«Non esiste guerra giusta. Ogni guerra è sacrilega. Per questo siamo obiettori di coscienza, rifiutiamo le armi e gli eserciti che sono gli strumenti che rendono possibili le guerre. Il conflitto tra Russia e Ucraina può e deve essere risolto con mezzi pacifici, salvando così molte vite. Sappiamo che l’invasione russa in corso in Ucraina viola il diritto internazionale e che l’Ucraina ha il diritto di difendersi dall’aggressione armata, ma non possiamo accettare alcuna giustificazione della guerra, perché siamo persuasi che l’azione nonviolenta sia la migliore forma di autodifesa. Non possiamo accettare le narrazioni russe e ucraine che ritraggono questi due popoli come nemici esistenziali che devono essere fermati con la forza militare. Le vittime di questo conflitto, civili di diverse nazionalità, muoiono e soffrono a causa delle azioni militari di tutti i combattenti. Ecco perché le armi e le voci dell’odio devono essere messe a tacere per cedere il passo alla verità e alla riconciliazione. La guerra è il più grande crimine contro l’umanità. Siamo per il disarmo, siamo contro le spese militari. Vogliamo che i nostri governanti usino i soldi del popolo per combattere la povertà e per il benessere di tutti, non per nuove armi. Un inutile sforzo bellico non dovrebbe distrarci dalla risoluzione di urgenti problemi socioeconomici ed ecologici. Non possiamo permettere ai politici di gonfiare la loro popolarità e alle industrie militari di trarre profitto dall’infinito spargimento di sangue».

«Conosciamo l’efficacia della nonviolenza come stile di vita e forza più potente dell’ingiustizia, della violenza e della guerra. Stiamo lavorando sia per la resistenza nonviolenta alla guerra che per le trasformazioni sociali, sviluppando una cultura di pace che riporterà i soldati ad essere civili e distruggerà tutte le armi. Crediamo nella libertà, nella democrazia, nei diritti umani e lavoriamo affinché i nostri paesi si rispettino a vicenda. La coscienza individuale è una tutela contro la propaganda di guerra e può salvaguardare dal coinvolgimento dei civili nella guerra. Ci sentiamo come fratelli e sorelle, e siamo solidali con coloro che oggi soffrono a causa di questa guerra e di ogni altra guerra nel mondo. Faremo tutto il possibile per proteggere il diritto umano all’obiezione di coscienza al servizio militare nei nostri paesi».

Per questi motivi Mantova per la Pace aderisce alla campagna per la dichiarazione di obiezione di coscienza alla guerra promossa dal Movimento Nonviolento. Tutti i cittadini, uomini e donne, possono firmare: chi è in età di leva, dai 18 ai 45 anni, per rimarcare la propria indisponibilità ad alcuna “chiamata alle armi”; chi è fuori dall’età di leva, per sostenere l’obiezione di coscienza ed esprimere solidarietà con questa campagna.


Per aderire alla campagna per l’obiezione di coscienza potete firmare sul sito del Movimento Nonviolento all’indirizzo

www.azionenonviolenta.it

Oppure potete scaricare qui il modulo: