Paesaggi interculturali nella terra di mezzo

VENERDI’ 24 MARZO

ore 17:00 Biblioteca Mediateca G. Baratta Mantova

RIFLESSIONI SUI

“PAESAGGI INTERCULTURALI NELLA TERRA DI MEZZO. ESPERIENZE PER UNA SOCIETA’ PLURALE”

L’autore ADEL JABBAR dialoga con Emanuele Salvato, giornalista

Cos’è l’intercultura? Su che cosa si fonda e che cosa si intende? L’immigrazione ha innescato uno sfaccettato dibattito sulla portata delle trasformazioni sociali e delle loro conseguenze sugli assetti del territorio. Ciò ha reso necessaria una riflessione più attenta rispetto ad alcuni termini che spesso ricorrono nel dibattito pubblico sulla presenza degli immigrati. Un dibattito che vede un ampio utilizzo di concetti come identità, cultura, intercultura, pluralismo culturale. In questo quadro il termine intercultura ha acquisito un peso rilevante anche se a dire il vero a tutt’oggi rimangono poco chiari gli elementi fondanti di questa accezione e le sue implicazioni pratiche. È dunque opportuno porre delle domande su questo vocabolo.

É passato un anno

UCRAINA CESSATE IL FUOCO, SUBITO!

In questo lungo e atroce anno di guerra i mantovani sono scesi ripetutamente in piazza per dare voce al popolo della pace: dalla manifestazione di piazza Sordello del 26 febbraio ai due presidi di maggio in piazza Martiri e al concerto per la pace alla Zanzara del 4 giugno; dalle manifestazioni di luglio e ottobre a Mantova e Castiglione alla nutrita partecipazione alla grande manifestazione dei 100mila di Roma del 5 novembre.

Ora, a un anno esatto dall’inizio della guerra in Ucraina, il 24 febbraio Mantova, come tante altre città italiane, sarà di nuovo in piazza con le associazioni di “Europe For Peace” e della “Rete italiana Pace Disarmo”. Una fiaccolata per le vie del centro cittadino per ribadire la solidarietà al popolo ucraino e alle vittime di tutte le guerre, di tutte le violenze, le repressioni e le discriminazioni nel mondo, per riaffermare il rifiuto della logica della guerra e la scelta della nonviolenza. Una fiaccolata per esprimere solidarietà agli obiettori di coscienza e ai disertori russi, bielorussi e ucraini e tornare a chiedere l’avvio dei negoziati, gridando forte «cessate il fuoco, subito!». La strada da percorrere è solo quella della soluzione politica del conflitto, perché «un anno di guerra è troppo» e «la pace è veramente la vittoria di cui abbiamo bisogno».

Aderiscono: Mantova per la Pace, Movimento Nonviolento, Tavola per la pace Oglio Po, Cgil, Cisl, Uil, Caritas, Pastorale sociale e del lavoro, Arci, Anpi, Associazione Colibrì, Associazione eQual-Casamatta, Comunità Laudato si’ Oglio Po, Cooperativa Il Mappamondo, Coordinamento soci Banca Etica, Emergency, Ethics Expo, Federconsumatori, Fridays For Future, Gruppo in silenzio per la pace, Gruppo La pace ci piace, Libera, Libertà e Giustizia, Mediterranea Saving Humans, Namaste Ostiglia, Noi Ambiente Salute Viadana, Officina dell’Intercultura, Potere al popolo, Progetto Ambiente e Costituzione, ResQ-People Saving People, Rifondazione Comunista, Solidarietà Educativa-Odv Pegognaga, Unione Popolare, Università Verde Pietro Toesca.


Per nuove adesioni scrivere a mantovaperlapace@gmail.com

Pace: io ci tengo

PACE: I Care

Marcia Pace, domenica 29 gennaio 2023

Il tema della pace interpella di continuo la nostra vita. Sia come comunità civile che come comunità religiose, siamo chiamati a confrontarci ogni giorno con la nostra coscienza e la nostra coerenza ai valori che a parole proclamiamo. Come cittadini italiani dovrebbe sempre esserci presente l’articolo 11 della nostra Costituzione che proclama il ripudio della guerra e come credenti dovremmo avere come riferimento la riflessione e le parole di rifiuto della violenza che tutte le nostre tradizioni religiose propongono. Non negando i conflitti che esistono a tutti i livelli, da quello interpersonale a quello famigliare, dalla politica territoriale a quella nazionale sino alle grandi tensioni internazionali, ma cercando mezzi coerenti ai fini di pace che si vogliono perseguire. La vicinanza alle vittime, il riconoscimento dei diritti fondamentali e la ricerca di una soluzione nonviolenta dovrebbero essere i principi che ci aiutano a costruire itinerari di condivisione e di costruzione della pace. Questo è il nostro I Care.

Su tutti questi aspetti realtà diverse, laiche e religiose, come la Diocesi di Mantova, l’Agesci, il CNGEI, Amnesty International (Gruppo Italia 79), l’Azione Cattolica, la Comunità Bahà’ì, il Gruppo In Silenzio per la pace, Mantova per la pace, la Comunità Laudato Sì di Mantova, Fridays for future, l’Agorà delle religioni e Istituto Buddista Soka Gakkai hanno condiviso la necessità di un momento pubblico in comune per le strade della nostra città di Mantova proponendo a tutti gli uomini e le donne della nostra comunità una Marcia della Pace, nel pomeriggio di domenica 29 gennaio a partire dalle ore 15 con ritrovo in Piazza Martiri di Belfiore. Per esprimere il nostro impegno e la nostra responsabilità il titolo scelto sarà “Pace: I Care”. In corteo raggiungeremo poi Piazza Mantegna per concludere in Piazza Sordello. Durante la marcia ascolteremo le riflessioni e i contributi di vari gruppi che con testimonianze ed animazioni faranno emergere il contributo di quelli che Papa Francesco chiama gli “artigiani della pace”.

L’anno appena concluso è stato l’anno del ritorno della guerra nel cuore dell’Europa con tutte le sue tragiche conseguenze. E’ ne abbiamo conosciuto da vicino le sofferenze incontrando soprattutto le donne e i bambini dell’Ucraina che sono stati accolti nei nostri territori. Purtroppo una guerra mondiale “a pezzi” è combattuta in tanti parti del nostro pianeta e sono tante le situazioni di oppressione e negazione dei diritti in molti paesi, basti pensare alla repressione violentissima del regime iraniano contro le proprie donne e uomini che aspirano alla libertà. Inoltre anche la crisi climatica è fonte di conflitti e causa di dolorose migrazioni.

Una particolare attenzione verrà rivolta al tema dell’educazione e all’esperienza di tutti coloro che lavorano quotidianamente con bambini, ragazzi e giovani. Siamo chiamati a ribaltare l’antica locuzione latina, si vis pacem, para bellum, in un impegno a volere la pace, preparando la pace. Ci sembra che il modo migliore per preparare la pace sia quello di prendersi a cuore degli altri, del prendersi cura del prossimo costruendo relazioni significative, aperte all’ascolto, alla comprensione e alla condivisione. Quindi il primo passo per la Pace è il nostro I Care.