La maggior parte è stata uccisa a Gaza, 85 giornalisti su 124, ma anche Haiti, Messico, Pakistan, Myanmar, Mozambico, India, Iraq e Sudan hanno fatto la loro parte nel massacro di chi lavora per raccogliere e diffondere le notizie.
Se poi aggiungiamo anche i cameramen e le altre persone di supporto, solo a Gaza si arriva vicino a 200 morti violente.
Evidentemente non sono amati, quando le notizie, le immagini e le interviste che raccolgono non piacciono al potente di turno.
Se volete saperne qualcosa di più potete approfondire qui.