Sono 100 i primi firmatari dell’appello “100% Rinnovabili network”. Rappresentanti delle principali associazioni ambientaliste, della società civile, del mondo della università e della ricerca, delle imprese e del terzo settore ribadiscono il proprio no al nucleare e all’insensato ritorno all’atomo previsto nel PNIEC, inviato il 30 giugno a Bruxelles, e che prevede la realizzazione di nuovi impianti nucleari per 400 MW già nel 2035 e un mix elettrico con una quota di nucleare “tra l’11% e il 22% al 2050”, con la realizzazione di SMR (Small Modular Reactor), AMR (Advanced Modular Reactor) e futuribili impianti a fusione.
Per i promotori dell’appello l’unica strada che l’Italia deve seguire per un futuro energetico sostenibile e per contrastare la crisi climatica è quella tracciata dallo sviluppo delle rinnovabili, in grado di produrre fino al 100% di elettricità nel prossimo decennio.
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