Oggi la Corte Penale Internazionale (CPI) è stata ufficialmente chiamata a indagare Ursula von der Leyen per complicità.
L’Aia (Paesi Bassi), 22 maggio 2024
Esistono ragionevoli motivi per ritenere che il sostegno incondizionato a Israele della Presidente della Commissione Europea – militare, economico, diplomatico e politico – abbia permesso i crimini di guerra e il genocidio in corso a Gaza.
– Oggi è stata presentata una comunicazione all’Ufficio del Procuratore della Corte Penale internazionale (CPI), in cui si espone dettagliatamente, attraverso fatti e prove, che ci sono ragionevoli motivi per ritenere che l’attuale presidente della Commissione Europea, la signora Ursula von der Leyen, cittadina tedesca, sia complice di una serie di violazioni del diritto umanitario internazionale, che equivalgono a crimini che rientrano nella giurisdizione della CPI, commessi dalle forze armate israeliane (IDF) contro i civili palestinesi nei Territori Palestinesi Occupati (TPO), compresa la Striscia di Gaza.
Questa comunicazione, appoggiata da diversi gruppi per i diritti umani e da importanti accademici ed esperti di diritto penale internazionale, chiede al Procuratore della CPI di avviare le indagini sulla base delle informazioni fornite contro la signora Ursula von der Leyen.