La camminata di Solferino
TACCIANO LE ARMI, SI PROTEGGANO GLI OBIETTORI
Si è svolta giovedì scorso 21 settembre, a Solferino, una bella e partecipata “Camminata per la Pace”, a sostegno dell’appello rivolto alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen affinché l’Unione Europea si attivi con urgenza per il cessate il fuoco in Ucraina e per garantire la protezione internazionale agli obiettori di coscienza, ai renitenti alla leva e ai disertori russi, ucraini e bielorussi.
Davanti all’Ossario Matteo Righetti, dell’associazione Solferino Agorà della Pace, ha ricordato che la camminata desidera essere un segno di pace e di fratellanza. «Per questo inizia dall’Ossario dove un’iscrizione in più lingue custodita al suo interno così recita: “Nemici in battaglia, nel silenzio del sepolcro affratellati riposano”. Da nemici a fratelli! E al Memoriale della Croce Rossa, dove si conclude il nostro percorso, sono idealmente riuniti tutti i Paesi che aderiscono alla Croce Rossa e Mezzaluna Rossa: è un forte simbolo di pace e di fratellanza, valori ai quali sembra richiamarsi anche la parete di fondo del Memoriale dove braccia e mani si stringono attorno al simbolo della Croce Rossa. Anche noi ci stringiamo attorno alla pace e ci impegniamo a fare della pace il nostro stile di vita, a vivere concretamente la cultura della pace».
Il corteo ha quindi raggiunto il memoriale della Croce Rossa, dove è intervenuto il presidente nazionale del Movimento Nonviolento Mao Valpiana. «L’obiezione di coscienza – ha affermato Valpiana – è il fondamento della nonviolenza. Per fermare la guerra bisogna non farla. Per cessare il fuoco bisogna non sparare. La forza della nonviolenza sta in queste semplici verità. Per questo dentro alle parti in conflitto, sia tra gli aggrediti che tra gli aggressori, abbiamo scelto coloro che vogliono sottrarsi alla logica della violenza e decidono di praticare già oggi le vie della pace. I movimenti nonviolenti sono presenti sia in Russia, che in Ucraina e Bielorussia. Sono i nostri interlocutori e con loro sosteniamo gli obiettori di coscienza, i disertori, i renitenti alla leva che non vogliono combattere con le armi, che spezzano i loro fucili. La campagna di “Obiezione alla guerra” consiste nell’aiuto concreto ai giovani che rifiutano l’arruolamento, fornire la difesa legale, il sostegno anche economico, l’aiuto per l’espatrio. Anche se la stampa ufficiale non ne parla, anche se in Russia e in Ucraina il fenomeno viene negato, nascosto, censurato, sono migliaia e migliaia i giovani che hanno scelto questa strada. Vengono dipinti come “traditori”, nemici della patria, vigliacchi, ma sono in realtà gli unici che amano la propria patria, senza odiare quella altrui, gli unici delle due parti che si parlano, che lavorano insieme, che mettono in atto progetti di pace. Sono obiettori di coscienza, disertori, renitenti alla leva che non vogliono combattere con le armi, che spezzano i loro fucili. La richiesta che facciamo ai governi dell’Europa, è quella di aprire le porte, di accogliere come fratelli gli obiettori di coscienza russi, bielorussi e ucraini, di riconoscere loro lo status di “rifugiati politici” e di offrire loro asilo e protezione. Anziché dare armi per alimentare il fuoco della guerra, accogliamo chi il fuoco lo vuole spegnere. La pace futura passa da qui».
La manifestazione si è conclusa con l’auspicio, espresso da Gastone Savio di Solferino Agorà della Pace, «che questa manifestazione possa essere una scintilla per poter far breccia nel cuore di tutti in modo da arrivare, quanto prima, alla pace nel mondo». Siamo molto soddisfatti dell’ottima riuscita della camminata, di cui ringraziamo di cuore tutti i partecipanti, e ora pensiamo all’organizzazione delle prossime iniziative.
Solferino Agorà della Pace
Mantova per la Pace